Nella serata di ieri, 29 giugno, si è svolta una nuova seduta di Consiglio comunale, con 13 punti in discussione. “Si è trattato di una seduta fiume – afferma il capogruppo di Cadelbosco per Tutti, Marino Zani – durata 5 ore, fino alle 2 di notte: sono stati trattati temi importanti, ma spiace constatare che anche sui principali non c’è stata alcuna apertura di dibattito politico, ma solo un ribadito ostracismo verso le osservazioni e proposte del nostro Gruppo. Non solo, a nostro parere sono mancate informazioni essenziali per i cittadini. Ci impegneremo su questi argomenti, ripresentando documenti da porre in discussione e soprattutto rivolgendoci direttamente ai cittadini, ma in questo modo il Consiglio perde gran parte del suo significato di agorà e luogo di confronto, per diventare solo l’occasione di sbrigare pratiche burocratiche”.
Prosegue Zani: “Un esempio è stato il punto sulla Tari, le tariffe 2021 e dei prossimi anni. È intervenuta la Consulente di Iren Fabiola Vozza, che ha illustrato tutti gli aspetti tecnici con dettaglio, ma alla fine non abbiamo avuto indicazioni chiare su quanto pagheranno in più i cittadini e aziende. Credo che queste siano le informazioni che più interessano la collettività, e al momento non le abbiamo ancora ricevute in modo chiaro. Abbiamo ricevuto pochi giorni prima del Consiglio un documento di 500 pagine, con tempi che non ci hanno permesso una lettura approfondita, ma è evidente che, a fronte di una spesa complessiva attuale di 1 milione 450 mila euro annuali a Cadelbosco per i rifiuti, la tendenza dei prossimi anni è verso l’aumento, confermata anche dal Sindaco. Ma avere informazioni dirette in merito, nonostante ripetute richieste, non è stato possibile”.
Aggiunge Zani: “L’altro tema di grande importanza discusso, è stata la mozione che abbiamo presentato sull’area ex Kis a Zurco: su quest’area, i cadelboschesi lo ricordano bene, era stato presentato un progetto che i cittadini hanno respinto con più di 2.000 firme raccolte, per l’impatto inquinante e le dimensioni delle strutture previste, che avrebbero superato il limite massimo dei 10 metri di altezza. Nel settembre 2019 venne approvata una apposita variante per aumentare quel limite. Una variante che resta ancora valida, quindi se domani qualcuno acquistasse l’area, avrà la possibilità di realizzare strutture con una cubatura a fortissimo impatto. Siamo rimasti direi esterrefatti dalla risposta dell’Amministrazione comunale, che nonostante avesse approvato una mozione a seguito della raccolta di firme fermando quel progetto, di fatto ne ha confermato la paternità ed anzi ne ha di fatto ribadito la bontà a loro parere. Ci è stato detto solo che sulle altezze è stata incaricata una commissione apposita che le studierà. A seguito di queste parole sia il sottoscritto che il consigliere Marco Piccinini abbiamo consigliato all’Amministrazione di provare ad andare avanti su quel progetto originario, visto che lo ritengono così buono, e vedremo se la comunità sarà favorevole oppure no. Consigliamo davvero ai cittadini la visione dell’ultima parte della seduta, sul canale youtube del Comune di Cadelbosco. La linea dell’Amministrazione ci sembra quella tenuta nell’ambito del dibattito sulla possibilità di modificare il Regolamento sul Consiglio comunale: richiesta respinta sulla base del fatto che noi saremmo sempre offensivi nei nostri interventi. Sulla base di questo atteggiamento non potrà mai costruirsi un confronto costruttivo: per quanto ci riguarda, in particolare sull’area ex Kis, continueremo con regolarità a presentare interrogazioni e mozioni per capire come l’Amministrazione vuole procedere”.