“Ancora una volta nella serata del 30 luglio abbiamo partecipato a una seduta – fiume del Consiglio comunale, in cui sono state discusse anche cinque interrogazioni presentate dal nostro gruppo, oltre a documenti importanti per il futuro dell’Ente e dei cittadini, come il Documento Unico di Programmazione. Come ormai sta diventando abitudine, non solo nell’ambito della discussione del Dup, ma anche discutendo i documenti da noi presentati, la Maggioranza ci ha dato solo risposte incomplete e insoddisfacenti e mancando di fare chiarezza su temi molto sentiti dalla comunità”. Così Marino Zani, capogruppo di Cadelbosco per Tutti, commenta l’ultima seduta del consiglio, che ha visto un dibattito ampio, ma assai poco proficuo e costruttivo.

Aggiunge Zani sui temi affrontati: “È nostra intenzione rendere conto nei prossimi giorni ai cittadini dei temi che abbiamo voluto affrontare e delle risposte che abbiamo ricevuto. Per fare un esempio abbiamo presentato, tramite la consigliera Ester Borciani, una interrogazione sulla situazione del patrimonio immobiliare del Comune, compresa la formalizzazione dei diritti di proprietà di edifici e terreni sia presso l’ufficio del registro che presso gli uffici del catasto, previa corresponsione degli eventuali compensi spettanti. Da parte di diversi cittadini, ci sono state segnalate situazioni tale formalizzazione non è ancora avvenuta, sebbene ormai da tempo tali terreni siano entrati nei possesso del Comune di Cadelbosco. Abbiamo stigmatizzato il comportamento della Amministrazione, che facendo sottoscrivere la cessione dei terreni ha omesso di indicare qualsiasi vincolo temporale per la formalizzazione del passaggio di proprietà. Ci è stata evidenziata anche la mancata formalizzazione del trasferimento di proprietà delle viabilità interne realizzate con il Piaro Particolareggiato Residenziale, e di un tratto di via Marzabotto, sebbene la convenzione stipulata in data nel febbraio 2003 prevedesse che i terreni venissero acquisisti dal Comune una volta ultimate le opere di urbanizzazione”.
Prosegue Zani: “Abbiamo chiesto che gli Uffici comunali compissero una attenta ricognizione su tutto il territorio comunale per individuare ed elencare tutti i casi in cui la situazione di proprietà formale non corrisponda allo stato di diritto e all’effettivo possesso dei beni immobiliari, e un sollecito affinchè procedano alla regolarizzazione delle situazioni ed a pagamento degli eventuali compensi spettanti ai proprietari cedenti”.

Conclude il capogruppo di minoranza: “Ci è stato risposto che nel costruire l’interrogazione abbiamo usato parole travisate della maggioranza, e che il documento presentava delle gravi accuse sottintendendo illeciti, e atti di negligenza, distogliendo di fatto l’attenzione sui temi centrali e non dando di fatto risposte concrete alle questioni che abbiamo posto. Non si comprende per quale motivo diverse aree in cessione per urbanizzazioni non siano ancora state acquisite dal Comune dopo tanti anni, con aggravio di costi per i proprietari. Da parte nostra comunque andremo avanti a sostenere il tema, e mentre respingiamo l’accusa di usare toni lesivi nei confronti dell’Ente, sottolineiamo che avere ancora situazioni in sospeso risalenti al 2003, quasi 20 anni fa, ci pare una cosa di cui un minimo ci si dovrebbe almeno un po’ vergognare. Ringraziamo però il Responsabile dei lavori pubblici Giuseppe Sanfelici che si è assunto l’impegno di valutare le situazioni che abbiamo segnalato”.

Sul Dup conclude Zani: “Ci sono altri aspetti che abbiamo ritenuto fortemente preoccupanti nell’ambito della discussione del Dup: notiamo che il documento abbia una portata alquanto limitata. La linea che si continua a seguire è quella di spostare una gran parte di servizi e dei progetti nell’ambito dell’Unione Terra di Mezzo. Di fatto si tratta di un Dup “vuoto”, fatto solo di intenti e non di progetti finanziati e programmati. La tariffa puntuale sui rifiuti continua ad essere rinviata, quando dovrebbe, una volta approvata, premiare chi differenzia di più. Così ci teniamo solo l’aumento della Tari, causato dal raccolta porta a porta senza reali benefici per i cittadini. Si continua sempre a parlare delle poche opere approvate e finanziate dalla precedente amministrazione: una di queste, il collegamento ciclabile tra Zurco e Via Molino Traghettino, meno importante del collegamento con Sesso (e dunque con Reggio) divenuto ormai improrogabile per muoversi in bici in sicurezza verso il capoluogo. Su questo tema specifico il Sindaco ha ammesso che deve ancora esserci un confronto con la Provincia e il Comune di Reggio per decidere chi farà cosa e in quali tempi. L’Assessore Di Sano confonde il “programmare” la Cadelbosco dei prossimi anni con la programmazione degli sfalci e degli asfalti. Alla Giunta chiederemmo una visione politica, le priorità su cui lavorare e i passaggi formali per trasformare gli intenti in progetti da finanziare e inserire in un Dup concreto, cose che al momento mancano”.