Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, è stato affrontato il tema dell’Archivio comunale, a seguito di una interrogazione presentata dal gruppo Cadelbosco per Tutti. Spiega il consigliere Marco Piccinini che ha illustrato l’interrogazione: “Il 4 luglio 2020, l’archivio comunale è stato sommerso per oltre 60 centimetri di acqua. Come gruppo di opposizione abbiamo ricevuto numerose lamentele di cittadini, inascoltate dall’Amministrazione, su documenti mancanti o andati distrutti.

Abbiamo chiesto al Sindaco come si stia affrontando questa che definiremmo un’emergenza, se non fosse che da oltre un anno non viene trattata come tale, e come stia procedendo la richiesta di rimborso visto che l’assicurazione è stata avvisata in ritardo, solo nell’autunno dello scorso anno, e abbiamo voci che potrebbe quindi non pagare.
Riteniamo che l’archivio comunale sia un importante bene della collettività, e la mancanza di risposte tempestive nonostante abbiamo proposto diverse idee e soluzioni è un chiaro segnale di noncuranza”.

Prosegue Piccinini: “Nell’ultima seduta del Consiglio comunale ci è stato risposto che il materiale soggetto all’allagamento è stato spostato in diverse sedi, e che sono stati adottati alcuni provvedimenti di scarto che hanno riguardato tonnellate di materiale cartaceo, mentre sarà predisposto un elenco di materiali da sottoporre a risanamento e faldoni ammalorati dalla muffa da ripulire. In realtà diversi cartoni che erano nei corridoi del municipio, abbandonati da un anno e mezzo, sono stati ora spostati la mattina del Consiglio nell’ufficio del Sindaco. Ci sembra che su questo tema si voglia mettere la polvere sotto il tappeto e non affrontare concretamente i problemi”.