Noi invece abbiamo votato a favore di quella della maggioranza. Le motivazioni
“La nostra mozione è stata respinta perché secondo la maggioranza presentava dei problemi di forma. La mozione presentata dalla maggioranza è stata invece accolta anche con i nostri voti. Abbiamo votato a favore, anche se ci sono alcuni aspetti che non ci hanno convinto, perché su questo tema ci è parso fondamentale aprire un dialogo e un confronto, obiettivo che era anche al centro del nostro documento. Ci spiace che si sia evidenziata una differenza di sensibilità tra noi e il gruppo di maggioranza su un tema, quello delle infiltrazioni, che richiede invece azioni unitarie”. Marino Zani, capogruppo di Cadelbosco per Tutti, commenta così la seduta di Consiglio comunale di mercoledì sera, 24 novembre, quando è stata discussa la mozione che era stata presentata già il 26 ottobre, chiedendo che potesse essere discussa nella seduta del 29 (richiesta respinta con la discussione posticipata alla seduta successiva, quella di ieri appunto).
“In risposta alla nostra mozione – prosegue Zani – dopo che nella riunione dei Capigruppo ci era stato chiesto di ritirarla, ci è stato detto che era scritta in modo troppo definito e incentrato sull’omicidio avvenuto nella sede Dante Gomme, ed è stato criticato il passaggio “la dinamica del fatto lascia pensare che sia figlio di culture mafiose e non un semplice atto di violenza, visto che sono già accaduti altri fatti in tempi recenti che lasciano presagire che queste culture stiano attecchendo nel nostro territorio” mentre a parere della Capogruppo Luisa Carbognani è necessario “lasciare decantare” la situazione anche per le indagini in corso prima di definire un quadro di questo tipo. E sulla richiesta di organizzare incontri e attività per prevenire il radicarsi di queste culture, ci è stato detto che sono anni che l’Amministrazione sta portando avanti tali attività alle quali i cittadini se vogliono possono partecipare. Ci sono sembrate risposte vaghe e attendiste, ci è stato detto che vorremmo “tirare per la giacchetta” Prefetto e Questore che non potrebbero, lo sappiamo bene, relazionare nel dettaglio sulle indagini in corso. Affermazioni che ovviamente non ci hanno soddisfatto, anche perché una richiesta di incontro con i cittadini ci sembrava non solo fondata, ma necessaria”. Così rimarca anche il Consigliere Marco Piccinini: “Noi rappresentiamo i cittadini di Cadelbosco che hanno necessità di essere informati non tanto sul fatto specifico, ma su quanto si sta facendo per arginare il radicamento della cultura mafiosa sul territorio, e con la risposta che ci è stata data si evidenzia la volontà della maggioranza di andare avanti così, non affrontando di petto un tema così grave. Non si incontrano i cittadini, non si vuole parlare di mafia e ‘ndrangheta già presenti nel comune, come è evidente non solo per quest’ultimo, drammatico episodio”.
“Nonostante queste risposte insoddisfacenti – prosegue Zani – non siamo voluti andare allo scontro, e abbiamo accolto la mozione della maggioranza. Nonostante, come ho accennato, non la trovassimo del tutto adeguata: la maggior parte del documento è composta da un elenco di iniziative adottate dall’Amministrazione, anche abbastanza scontate, come l’adesione ai protocolli antimafia, l’organizzazione di incontri nei mesi scorsi, la presenza in biblioteca di una sezione di testi dedicati alle mafie, la presenza della via e della piazza dedicata alle vittime di mafia. Poco si esprime invece sulle azioni future: impegni piuttosto generici di collaborazioni con gli altri Comuni ed Enti sovracomunali, i parlamentari e consiglieri regionali per nuove azioni di contrasto alla criminalità organizzata. Impegni sicuramente condivisibili, ma poco concreti e tempestivi almeno nell’enunciazione. Ma a noi non interessa mettere paletti e bandierine, non ci impuntiamo su questioni di forma: ci sembrava basilare uscire dal Consiglio con almeno una minima base condivisa per l’impegno su un tema che non permette spaccature gravi. Abbiamo votato a favore pensando che fosse la scelta giusta nell’interesse dei cittadini di Cadelbosco”.